PK - Makemake di Alessandro Sisti e Marco Mazzarello

PK - Makemake è una storia di PKNE - Paperinik New Era scritta da Alessandro Sisti e disegnata da Marco Mazzarello, con i colori di Irene Fornari, pubblicata sul numero 8 della collana Topolino Fuoriserie.

pk makemake

Dopo gli eventi narrati nella Danza del Ragno d'Oro, l'imprenditrice Dunia Voyda ricerca le misteriose apparecchiature che aveva intravisto all'interno della Ducklair Tower; per sua sfortuna, gli impianti sono stati stati fatti sparire da Uno, modificando l'interno del grattacielo.

Nel frattempo, nel deserto di Paperopoli, la Reboot, società di Voyda, sta seguendo il lancio di uno shuttle nello spazio. Il centro di controllo viene attaccato da un ufo, che lascia le guadie della sicurezza coperte da armature tecnologiche, ma dalla forma classica. Uno, che sta seguendo la situazione, avvisa Pk, che riconosce quelle armature: sono quelle degli En'tomek, i droidi incontrata per la prima volta in Cronaca di un Ritorno.

Pikappa decide di partire per lo spazio, accompagnato da Xadhoom, con destinazione il pianeta nano Makemake, realmente esistente, situato ai confini del Sistema Solare. Sulla Terra, Dunia e il suo gruppo di scienziati stanno esaminando le armature aliene recuperate dal centro di ricerca, nel tentativo di poter comunicare con gli alieni.

Dopo un viaggio nell'iperspazio e nonostante i calcoli di Uno, la Condivisione En'tomek intercetta subito la navicella terrestre, ma non si dimostra ostile, perché ha capito che a bordo si trova Pk e gli propongono un accordo.

All'interno dell'astronave aliena, Pikappa ascolta le motivazioni degli En'tomek, che non sono alla ricerca di fonti di energia, ma stanno costruendo radiotelescopio, per monitorare quella che definiscono "minaccia terrestre". Pk non sembra capire subito a cosa si riferiscano, ma Uno lo mette in allerta, perché, proprio mentre stanno trattando, vengono lanciati dei missili verso Xadhoom, rimasta di guardia e intenta a esplorare l'apparecchiatura per capirne il funzionamento.

Ma Xadhoom è molto più potente delle armi della Condivisione e soccorre Paperinik che rischiava di essere assimilato.

Sulla Terra, Uno, che segue gli eventi in differita a causa della distanza siderale da Makemake, decide di agire, credendo i suoi amici ancora in pericolo, e rilascia un impulso che mette fuori uso gli En'tomek. La Condivisione, che è formata da altri droidi in altre regioni dello spazio, avvia l'autodistruzione dell'astronave. L'esplosione potrebbe avere effetti distruttivi per l'intero Sistema Solare, ma un'intuizione di Pikappa, che utilizza a proprio vantaggio i missili degli En'tomek risolve la situazione. Il radiotelescopio viene comunque distrutto, così come le momentanee speranze di Xadhoom di poter osservare il suo popolo nel presente. Sulla Terra, Dunya Voyda èĀ§; furente perché ha perso le apparecchiature aliene recuperate dal laboratorio nel deserto, e si aggira minacciosa per la Ducklair Tower.

Alessandro Sisti riesce a narrare un numero considerevole di eventi in una quantità piuttosto limitata di pagine, appena quarantotto, il formato standard della serie. Il numero riprende gli En'tomek, apparsi ben sei anni prima in Cronaca di un Ritorno, ponendosi come suo diretto seguito, e introduce altri alieni, gli An'torak, che li governano e che vengono solo nominati. La Condivisione si dimostra un nemico intelligente e subdolo, capace di apprendere dalle esperienze di ogni singolo droide e di elaborare strategie in risposta alle azioni dell'avversario, riuscendo perfino a ingannare Pk.

La loro tecnologia è inoltre superiore a quella di Uno all'interno della Ducklair Tower, e per questo motivo Xadhoom voleva stringere un accordo con i droidi per usare il radiotelescopio. Gli En'tomek sono riusciti a superare il limite temporale dell'osservazione dei corpi celesti, che, a distanze stellari, appaiono com'erano molto tempo prima: la nostra xerbiana avrebbe potuto osservare il suo popolo nel presente e forse riuscire a raggiungerlo. In tutto ciò, Sisti è bravo nel mischiare dettagli scientifici, come il radiotelescopio, a invenzioni che sono ancora nel campo della fantascienza, come l'iperspazio che si diverte a descrivere come come un pureè di ceci.

Per le vicende terrestri, spicca la figura di Dunia Voyda, le cui azioni, motivate dal desiderio di conoscere e scoprire, non sempre valutano le possibili conseguenze negative, fino a mettere in potenziale pericolo sé stessa, i suoi collaboratori e l'umanità intera. La scienziata ha ritenuto inoffensive le armature aliene, senza conoscerne la storia: gli En'tomek stavano per congelare la Terra in cerca di energia per le loro macchine, come narrato in Cronaca di un Ritorno.

La navetta spaziale utilizzata da Pk per il suo viaggio interplanetario è l'astronave evroniana con cui era atterrata Xadhoom nel numero precedente, riadattata da Uno, dipinta con i colori pikappici e rinominata Pk-caccia.

I disegni di Marco Mazzarello, al suo esordio su una storia di Pikappa, sono sottili e dinamici, con un tratto che tende a stilizzare le forme dei personaggi, soprattutto Xadhoom; buona anche l'impostazione delle tavole, che avrebbero meritato, specie nella parte spaziale, una colorazione più accesa e brillante di quella della pur brava Irene Fornari.

Il prossimo numero è Il Principio di Voyda