PK - Paperinik New Adventures - I Numeri

PKNA Numero Zero - Evroniani
  • Soggetto: Alessandro Sisti e Ezio Sisto, sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Alberto Lavoradori

Paperino viene ingaggiato da suo Zio Paperone come custode della Ducklair Tower, appena acquistata dal suo vecchio proprietario, il miliardario e geniale inventore Everett Ducklair, scomparso in modo misterioso. Il grattacielo ha centocinquanta piani, ma Paperino, contandoli tutti, si accorge che ce n'è uno in più.

Di notte, travestito da Paperinik, decide di esplorare il piano segreto in cima alla torre, finendo risucchiato al suo interno. Guardandosi attorno, stupito dalle fantastiche apparecchiature che lo circondano, una voce lo chiama. Il grattacielo gli sta parlando e si presenta con un volto di papero, immerso in una bolla verde: è Uno, l'intelligenza artificiale che governa l'edificio, una mente modellata su quella del suo creatore Everett Ducklair.

Nel frattempo, gli Evroniani, alieni viola succhia-emozioni, attaccano Paperopoli. Solo Pikappa è in grado di affrontarli, con le armi messe a disposizione da Uno, il suo nuovo alleato.

Evroniani è il numero da cui tutto è iniziato. Leggerlo ancora dopo molti anni, mi riporta sempre all'emozione della novità, alla voglia di scoprire il mondo in cui Paperinik vivrà le sue nuove avventure. In settanta pagine, disegnate con stile futurista da Alberto Lavoradori, sotto la sceneggiatura della coppia Sisti & Sisto, vengono introdotti gli Evroniani, i coolflame, Lyla Lay, Angus Fangus, 00 Channel, Patemi, Everett Ducklair, Uno e la Ducklair Tower.

Uno, con la sua logica da intelligenza artificiale, ma anche con la sua ingenuità, è l'invenzione più felice di tutta la serie. Non dimentichiamo le pagine di speciale, con le bozze dei nuovi personaggi e le prove per le scenografie. Evroniani rimane l'unico numero di PKNA disegnato da Lavoradori, il cui stile geometrico è stato sempre un passo avanti a quello Disney più convenzionale.

In questa storia c'è anche uno dei rarissimi casi di continuità tra serie dell'universo Disney. I nipotini Qui, Quo, Qua accennano a una missione con le Giovani Marmotte, missione che avviene sul serio, sul mensile GM. A questa missione, in più episodi, si accenna anche nel Numero Zero/3.

Evroniani è stato pubblicato in edizione Super De Luxe, con i colori rinnovati da Max Monteduro che danno al numero nuova vita.

PKNA Numero Zero/2 - Il Vento del Tempo
  • Soggetto: Alessandro Sisti e Ezio Sisto, sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Claudio Sciarrone

Un nuovo nemico, più misterioso degli Evroniani, fa la sua comparsa a Paperopoli. Entra in scena il Razziatore, un avversario in grado di spostarsi nel tempo in cerca di tesori del passato, proveniente dal XXIII secolo.

Il Razziatore lascia scie tachioniche al suo passaggio, ovvero particelle temporali, secondo la spiegazione che Uno fornisce a Pk. Per sconfiggerlo servirà l'aiuto di Lyla Lay, droide della Tempolizia che controlla la Paperopoli del XX secolo, sotto le vesti di giornalista di 00 Channel. Angus Fangus, che aveva accusato Pk dei furti del pirata temporale, verrà punito come merita, mostrando che Paperinik è rimasto ancora il diabolico vendicatore degli inizi.

In questo numero il Razziatore è il classico cattivo, ancora lontano dal divenire il personaggio sfaccettato delle avventure successive. Il titolo integrale della storia è "Quando Soffia il Vento del Tempo", accorciato per motivi di spazio sulla copertina. Esordio per Claudio Sciarrone ai disegni, già dinamico e spettacolare, anche se ancora acerbo.

PKNA Numero Zero/3 - Xadhoom!
  • Soggetto: Alessandro Sisti e Ezio Sisto, sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Paul Ackerman (Stefano Intini)

"Si balla!". È questa la frase che ogni evroniano teme di più, perché sa che Xadhoom sta arrivando. Il nuovo personaggio è un'aliena mutante proveniente dal pianeta Xerba, la stessa figura che si vede all'inizio del Numero Zero. Sulle prime, si mostra prime ostile a Paperinik, ma dopo qualche scaramuccia, il papero mascherato riuscirà a farsela amica. E sarà un bene, perché Xadhoom racchiude in sé un potere immenso, il potere delle stelle, alimentato da una tremenda sete di vendetta e da un credito da riscuotere grande come il suo pianeta.

Con questo numero gli attori principali delle nuove avventure di Paperinik sono stati tutti introdotti. Nei prossimi dieci numeri questi personaggi si scontreranno in storie memorabili.

Paul Ackerman è Stefano Intini, che si firmò con quello pseudonimo a causa dei disegni ritoccati. Sembra infatti che il suo stile, soprattutto per i becchi, non fosse aderente ai canoni Disney più tradizionali, e che le sue tavole fossero state modificate. Da questo la scelta di usare un nome fittizio.

PKNA #1 - Ombre su Venere
  • Soggetto: Francesco Artibani e Simone Stenti, sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Claudio Sciarrone

Numero uno ufficiale per PKNA. Angus Fangus viene coolflamizzato dagli Evroniani e quasi rapito: il suo carattere gretto e bellicoso è perfetto per gli studi degli alieni succhia-emozioni. Per riportarlo alla anormalità, Paperinik decide per un viaggio spaziale, accompagnato da Xadhoom. Uno mette a disposizione un'astronave parcheggiata proprio sul tetto della Ducklair Tower, uno scrigno di tecnologie non sempre pacifiche, e vola verso la nave spaziale evroniana in orbita attorno a Venere.

L'astronave è immensa e li risucchia al suo interno. Dopo azioni concitate, Pk riuscirà nel suo scopo e porterà in salvo Fangus, che avrà una bella sorpresa finale, in puro stile diabolico vendicatore, mentre Xadhoom si occuperà dei fuochi d'artificio. Due avvenimenti, all'apparenza marginali, avranno conseguenze per la mutante xerbiana, in PKNA #6, e per Angus, in PKNA #7.

Ombre su Venere è davvero esplosivo. Debutto di Artibani alla sceneggiatura, e conferma di Sciarrone ai disegni, che ci regala quella che forse è la doppia pagina più spettacolare di tutto PKNA, l'incrociatore evroniano a metà storia, imponente e futuristico, il segno definitivo che PKNA non era un fumetto Disney come tutti gli altri.

PKNA #2 - Due
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Corrado Mastantuono e Paolo Mottura

Un hacker inafferabile sta mettendo a soqquadro Paperopoli, dando del filo da torcere anche a Uno. Ma non è proprio così. Stanco dell'attesa, Due, l'intelligenza artificiale programmata per entrare in funzione in caso di malfunzionamento del suo gemello, decide di risvegliarsi, per tentare la conquista del mondo reale tramite quello virtuale. La minaccia è talmente seria da costringere Everett Ducklair a tornare a Paperopoli, per aiutare Uno.

Due è così subdolo che riesce a far dubitare Paperinik sulle intenzioni del suo amico artificiale, e lo costringe a disattivarlo, o almeno così crede. Quando tutto sembra perduto, anche per Everett, sarà proprio Pk a gridare la sequenza di disattivazione e a salvare il mondo da Due, per questa volta.

In questo numero compare per la prima volta la sala I.I.T., Interfaccia Immersiva Totale, che permette di immergersi in modo completo nella realtà virtuale, non senza qualche rischio: i danni fisici che si subiscono hanno conseguenze nel mondo reale e Paperinik rischia di sperimentarlo sulle sue piume. Everett e Paperinik s'incontrano per la prima volta, e lo scienziato non sembra contrariato del nuovo ospite della Ducklair Tower. Dopo questa avventura il legame tra Pk e Uno sarà ancora più forte.

Esordio in coppia per Corrado Mastantuono e Paolo Mottura, bravi entrambi, i cui disegni si integrano alla perfezione gli uni con gli altri.

Nella penultima pagina compare un camioncino con la scritta Car Can, richiamo alle mitiche Caramelle Cancellin, con cui Paperinik cancellava la memoria a quelli che scoprivano la sua vera identità.

PKNA #3 - Il Giorno del Sole Freddo
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Claudio Sciarrone

Paperinik apprende dal Razziatore che la città di Paperopoli sarà spazzata via a causa di un esperimento sulla fusione nucleare, che sarà effettuato da un gruppo di scienziati guidati da Seamus Hoog. La Tempolizia, che deve salvaguardare il corso della Storia, non farà nulla per impedirlo. Ma il pirata temporale offre a Pk un accordo: lo aiuterà a salvare la sua città, se in cambio gli consentirà l'accesso al materiale per alimentare l'altronave, materiale custodito nel laboratorio dell'esperimento fatale. L'altronave è un dispositivo che permetterà al Razziatore di spostarsi di dimensione in dimensione, in cerca di nuovi mondi da depredare. Paperinik accetta, salvando Paperopoli, ma con l'aiuto di Lyla Lay riuscirà a non darla vinta al Razziatore. Camera 9 fa una piccola ma importante comparsa, rivelando un poco della sua misteriosa personalità.

In questo numero il Razziatore inizia a diventare un personaggio a più dimensioni. Pirata temporale, antagonista, ma con onore, si trasforma nel classico personaggio tipico degli shonen manga, che, in determinate situazioni, si allea con il protagonista. I cosiddetti buoni, invece, non fanno una gran figura, pronti a sacrificare Paperopoli in nome della continuità temporale. Anche nel prossimo numero i confini tra ciò che è giusto e ciò che è logico saranno molto sfumati.

Degne di ogni lode le tavole di Sciarrone, che è il migliore nel disegnare in modo sexy Lyla Lay.

PKNA #4 - Terremoto
  • Soggetto: Francesco Artibani e Simone Stenti, sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Francesco Guerrini

I disegni dinamici, dettagliati, caotici di Francesco Guerrini sono al servizio di una delle storie fondamentali per lo sviluppo del rapporto di amicizia tra Paperino e Uno. Uno scienziato che lavora per la PBI, Morgan Fairfax, progetta di dare all'umanità nuove terre, facendo emergere il fondo degli oceani con dei terremoti provocati da apparecchiature fantascientifiche. Milioni di persone moriranno, ma il piano si basa su solide basi scientifiche, tanto da far dubitare perfino Uno, che è programmato per fare sempre la scelta più logica. Paperinik decide di cavarsela da solo.

L'azione finale, su un aereo in mezzo alla tempesta, ci regala una delle espressioni più intense di Pk, e vede l'intervento provvidenziale di Uno, che riuscirà a compiere la scelta giusta. Essere indecisi fa parte della natura umana, questa sarà la grande lezione imparata dall'intelligenza artificiale. Prima apparizione di Mary Ann Flagstarr, tosta tenente della PBI, anch'ella costretta a scegliere tra cuore e ragione.

Dopo molti anni, mi accorgo che Il Giorno del Sole Freddo e Terremoto hanno parecchi punti in comune. Paperopoli e i suoi abitanti corrono un pericolo mortale, e l'uso onnipotente della scienza è il responsabile di entrambe le minacce. Ma nel Sole Freddo, gli umani decidono di non intervenire, burocrati del dovere, agendo come delle macchine; in Terremoto, Uno, che non è una persona vera, non ancora, prende la decisione giusta e salva la città all'ultimo minuto.

PKNA #5 - Ritratto dell'Eroe da Giovane
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Alessandro Barbucci

Primo viaggio di Paperinik nel XXIII secolo, per l'esattezza nell'anno 2255. Gli Evroniani costituiscono sempre una minaccia e sono più forti e minacciosi di quelli del presente. Non è proprio così, ma nel futuro esiste davvero qualcuno che vuole far fuori Paperinik, per cambiare il corso della Storia. Pk sarà aiutato dall'enigmatico miliardario Odin Eidolon e sventerà il pericolo che minaccia la sua vita. Finale triste, perché è impossibile non provare un moto di pietà per il vecchio nemico sconfitto, che va incontro al suo destino.

La figura di Odin Eidolon sarà fondamentale nelle avventure temporali di Pk. Se vi state chiedendo chi sia, vi basti sapere che Odin vuol dire "uno" in russo, mentre Eidolon è una parola greca che si può tradurre come "fantasma". La conclusione ci presenta un classico paradosso temporale: un oggetto del futuro esiste perché qualcuno lo ha portato nel passato per farlo costruire.

La Paperopoli del XXIII secolo è caratterizzata in modo superbo da Alessandro Barbucci, che usa gli edifici del passato come supporto a quelli più moderni, sposando bene le forme classiche a quelle futuristiche. Molte belle anche le espressioni dei personaggi.

In questo numero c'è un riferimento alla saga di Alien, che i lettori dovranno indovinare per avere la mitica Pkard.

PKNA #6 - Spore
  • Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Cordara, disegni: Fabio Celoni

Spore è il numero più intricato e, a mio parere, meglio disegnato di PKNA. È anche il primo tentativo di iniziare un arco narrativo che si sviluppasse su più numeri consecutivi, la cosiddetta Quadrilogia delle Spore.

La storia procede su due livelli, che si incontrano solo alla fine. Ai margini di Paperopoli, gli Evroniani hanno disseminato il campo dell'ingenuo contadino Norman Bates Russel di micidiali spore, il loro primo stadio di vita. L'Esercito ne è al corrente e Paperinik deve infiltrarsi nella loro base per cercare di distruggerle. Nel frattempo, nello spazio, Xadhoom s'imbatte in una nave xerbiana alla deriva. Nella solitudine della sala comandi abbandonata, l'aliena scoprirà cosa è successo ai superstiti del suo popolo, e che la ritengono responsabile per la rovina del loro pianeta, a causa degli accordi con gli Evroniani. Accordi che anche i militari terrestri stanno intavolando con la feccia aliena. Per risolvere la situazione, Pk, Uno e pochi fedeli soldati distruggeranno le spore, con l'ausilio di potenti esoscheletri robotici. Nella foga della battaglia, il vecchio mantello rischierà di bruciarsi le piume, ma arriverà Xadhoom a sistemare le cose, alla sua maniera.

Con questo numero fa la sua comparsa ufficiale l'Esercito, nelle sue due anime: quella stolida e ostile a Pk, rappresentata dal colonnello Clint E. Westcock (riferimento a Clint Eastwood), e quella che aiuta Pk e Uno, ma di nascosto, rappresentata dal generale Abraham Lincoln Wisecube.

Fabio Celoni è insuperabile alle matite, in quello che è stato il suo unico numero disegnato per PKNA. Disegni che più dinamici non si può, con la "blobbosità" tipica del suo tratto, paesaggi struggenti e malinconici, ricchi di chiaroscuri e di prospettive strane. Ammirate le tavole dedicate alla spora, o i paesaggi desertici, o i vuoti siderali dove vola Xadhoom, o la realtà virtuale in cui si muove Uno, o ancora la battaglia finale, tra fuoco, acido e fiamme. Una vera opera d'arte.

Anche in Spore c'è un riferimento cinematografico: L'invasione degli Ultracorpi, classico film di fantascienza del 1956, diretto dal leggendario Don Siegel.

PKNA #7 - Invasione!
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Paolo Mottura

Secondo numero della Quadrilogia delle Spore con trasferta di Pk in Nuova Zelanda a Cape Dominion. Conoscerà Rangi Fangus, capo di un villaggio Maori e madre di Angus, e affronterà Fenimore Cook, industriale dedito a loschi traffici. Il magnate sfrutta la persuasione di Nebula Faraday, una folle predicatrice, per accrescere le paure degli autoctoni per gli "esseri delle spazio&, e scacciarli dalle loro terre. Pk e Rangi riusciranno a risvegliare l'orgoglio del popolo Maori e a cacciare gli invasori evroniani. Nel finale Paperinik sventerà l'esplosione di un dirigibile sopra lo stadio di rugby, un piano di Cook per far ricadere la colpa sui Maori.

Paolo Mottura si rivela maestro di sfondi e paesaggi realistici, come le tavole sulle montagne innevate e il villaggio maori.

PKNA #8 - Silicio
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Claudio Sciarrone

Terza parte della Quadrilogia delle Spore e interessante intreccio di filoni narrativi. La fusione di due grosse società informatiche permette a Due di ritrovare i suoi files sparsi in giro per Paperopoli e di riprendere coscienza di sé, dopo la sua apparente sparizione in PKNA #2. Sfruttando gli obbedienti guerrieri nati dalle spore evroniane, Due cercherà di fare la pelle a Uno e a Pk. Ma gli Evroniani non sono un alleato di cui fidarsi: saranno proprio loro a sbarazzarsi di Due, o almeno ci proveranno.

Da notare che questo numero di PKNA segue il ciclo delle stagioni ed è ambientato in una torrida Paperopoli, in cui tutti, tranne Paperino e Angus Fangus, sono in vacanza.

Ancora una volta Claudio Sciarrone fa la sua parte, bravissimo sia nelle sequenze d'azione sia nei disegni degli apparati tecnologici, che rappresenta "a piastre", secondo il suo stile.

PKNA Speciale 97 - Missing
  • Soggetto e Sceneggiatura: Alessandro Sisti, Tito Faraci, Gianfranco Cordara, Francesco Artibani e PK Team, disegni: Corrado Mastantuono, Alberto Lavoradori, Alessandro Barbucci, Paolo Mottura, Stefano Intini e Giorgio Cavazzano

Missing è il primo speciale di Pk. La storia è formata da diversi episodi, tenuti assieme da un canovaccio scritto da Sisti e disegnato da Mastantuono. Pikappa sembra sparito e sulle sue tracce si mette Mary Ann Flagstarr, che ascolta come testimoni Lyla Lay, Angus Fangus e Zio Paperone. Nel frattempo anche altri hanno avvertito l'assenza del papero mascherato, e nelle restanti storie incontriamo il Razziatore, la Tempolizia, gli Evroniani, Xadhoom. Scopriamo alla fine che Pk era nel monastero di Dhasam-Bul, a meditare.

Il numero è una piacevole digressione dall'ordinario, ma il finale contiene una nota importante su un potere acquisito da Paperinik nell'eremo, che gli verrà utile in altre occasioni.

PKNA #9 - Le Sorgenti della Luna
  • Soggetto: Gianfranco Cordara e PK Team, sceneggiatura: Gianfranco Cordara, disegni: Francesco Guerrini

Dopo Paperopoli e la Nuova Zelanda, Pk deve scoprire il terzo luogo dove sono nascoste le spore evroniane. Sfruttando le coordinate geodetiche utilizzate dagli Evroniani, Uno e Xadhoom riescono a scoprire il luogo misterioso, con calcoli complicati, ma anche Paperino riesce ad arrivarci con riga e compasso. Si parte per l'Africa. Nella giungla antica e misteriosa, Paperinik, Xadhoom, e l'Esercito comandato dal generale Wisecube daranno battaglia agli Evroniani. Pioggia di stelle cadenti, alla fine. Neppure la xerbiana rimarrà indifferente al fascino delle sorgenti della luna.

Disegni ancora una volta affidati a Francesco Guerrini, che riesce a caratterizzare in modo molto caldo la foresta africana e a rappresentare la battaglia finale in caotiche e dettagliate doppie pagine. Fine della Quadrilogia delle Spore: dovranno passare parecchi numeri prima di vedere una continuità così stretta tra un numero e l'altro di PKNA.

PKNA #10 - Trauma
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Lorenzo Pastrovicchio

Il capobranca evroniano Gorthan è in visita al Pozzo, un asteroide-prigione dove sono rinchiusi i peggiori criminali e ribelli dell'Impero Evroniano. Gorthan è venuto a prelevare Trauma, un generale evroniano ribelle, sottoposto a esperimenti da parte dello scienziato, e ora in grado di scatenare ondate di paura nei suoi nemici. Pk sarà costretto ad affrontare le sue paure più nascoste e a capire chi è veramente un eroe, fino ad affrontare Trauma con le sue sole forze, in un epico scontro sulla cima della cattedrale di Notre Duck.

Numero d'esordio per Tito Faraci e Lorenzo Pastrovicchio. Il primo impone subito uno stile cinematografico per la sceneggiatura. Da antologia l'inizio del numero, con la discesa nel Pozzo, l'attacco dei ribelli e l'arrivo del Castigatore. Il secondo sbalordirà per i suoi personaggi muscolari, le architetture gotiche di Paperopoli e una doppia pagina di Pk e Trauma spettacolare. Uno dei numeri di PKNA più amati di sempre.

La cattedrale di Notre Duck compare in Zio Paperone e i Misteri della Cattedrale, una delle storie più famose di Carl Barks.

PKNA #11 - Urk
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Marco Ghiglione

Le scorrerie temporali del Razziatore hanno ripercussioni anche su altre dimensioni. A farne le spese è Urk, un indiano proveniente da un Nord America alternativo. Con lui arriva una misteriosa creatura che minaccia gli abitanti di Paperopoli. Storia senza infamia e senza lode, con i disegni per niente entusiasmanti di Marco Ghiglione, troppo statici per il dinamismo di PKNA.

Urk era già apparso fugacemente in PKNA Speciale 97 - Missing.

PKNA #12 - Seconda Stesura
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Claudio Sciarrone

A causa di un evento imprevisto, Paperino si ritrova direttore della Robolab, incarico affidatogli da Everett Ducklair in persona. Siamo in un presente alternativo, che avrà conseguenze anche nel XXIII secolo. Sarà Odin Eidolon a rilevare l'anomalia, che potrà avere serie conseguenze per il destino degli esseri umani e dei robot. Nel futuro, uomini e androidi potranno vivere insieme, con pari diritti e doveri, ma qualcuno ha scelto lo scontro frontale.

Seconda Stesura ci parla ancora una volta del rapporto uomo-macchina. Attraverso una sceneggiatura serrata conosciamo la fascinosa e ribelle Geena, pronta ad azioni eclatanti pur di far prevalere la causa dei droidi, una scelta che pagherà con la vita.

Sciarrone ancora una volta fenomenale.

PKNA #13 - La Notte più Buia
  • Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Cordara, disegni: Francesco Guerrini

Bravestone, una cittadina nei dintorni di Paperopoli, viene presa d'assalto dagli Evroniani, alla vigilia di Natale. Gli abitanti vengono presi in ostaggio, per essere coolflamizzati in massa, ma una ragazzina, Marjory, riesce a salvarsi e a inviare una richiesta di aiuto via email, che viene intercettata da Uno. È il momento di Paperinik. A complicare la situazione, l'intervento dell'Esercito guidato dal colonnello Westcock, che ha praticamente svenduto la cittadina agli alieni viola, e la presenza del pavido giornalista di 00 Channel, Mike M. Morrighan, accompagnato dall'intrepido Camera 9.

Anche questo numero segue il ciclo delle stagioni: รจ la storia di Natale e Pk indossa il berretto rosso in copertina. Sceneggiatura non molto originale, anche se comunica una certa tensione, specie nelle scene di panico cittadino; i disegni di Guerrini elevano il tutto, come le tavole con vista dall'alto della cittadina, mentre nevica.

Bravestone è il paesino che compare nella storia Zio Paperone e la Stella del Polo di Carl Barks, e il giovane Paperone viene ricordato nei discorsi di due anziani del posto.

PKNA #14 - Carpe Diem
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Alessandro Barbucci

Il futuro è in pericolo a causa di un'esperimento finito male nel XXIV secolo. Gli unici in grado di intervenire sono i membri della famigerata Organizzazione, ma hanno bisogno dei migliori. Per questo liberano il Razziatore dal carcere cronostatico di Time Zero, base della Tempolizia, in cui è stato rinchiuso in PKNA #3, e mandano a cercare Paperinik nel XX secolo, inviando Vostok, uno scienziato un po' bislacco, e Newton, un cyborg con un pessimo gusto nel vestire.

Pk e il Razziatore viaggeranno nel futuro per impedire l'esperimento, ma si renderanno conto di essere stati loro stessi la causa del suo fallimento. Quando tutto sembra perduto ecco che un'orrenda quanto provvidenziale cravatta salverà la Storia.

Un'altro dei numeri più amati, con l'eccezionale coppia Pk-Razziatore e una serie di battute da leggere e rileggere. Nel presente compare anche il Duckmall Center, che avrà un ruolo fondamentale nelle storie di PK². Belli i disegni di Barbucci, specie nelle parti meccaniche e futuristiche.

Carpe Diem è famoso anche per un evidente paradosso temporale: in teoria, essendo il futuro scomparso, Pk e il Razziatore non avrebbero potuto recarsi nel XXIV secolo per fermare l'esperimento.

PKNA #15 - Motore/Azione
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Silvia Ziche

Lo scalcinato e tremendo set di Patemi, nella giungla tropicale, è il teatro dell'ennesima invasione di Evroniani, a cui Pk dovrà rimediare. Risate e azione in un numero da commedia brillante, con i commenti fuori campo degli sceneggiatori, e le continue prese in giro degli attori, imperturbabili anche di fronte ai temibili alieni viola.

Uno dei numeri più atipici e geniali di PKNA, un classico del comico d'azione, da cui traspare tutta la libertà creativa dei suoi autori. È meta-fumetto e meta-televisione, come hanno fatto, diversi anni dopo, serie come Boris e 30 Rock, e allo stesso tempo un numero inserito pienamente nella continuità evroniana.

Per una trama come questa sono perfetti i disegni di Silvia Ziche, che ci regala splendide espressioni di Paperino e compagni.

PKNA #16 - Manutenzione Straordinaria
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Lorenzo Pastrovicchio

Angus Fangus riesce a scoprire il modo per entrare nei livelli segreti della Ducklair Tower, combinando grossi guai. Uno resterà isolato dalla parte inferiore della Torre e Paperinik dovrà dargli una mano per riparare i guasti alle centrali sotterranee di alimentazione. Riceverà l'aiuto di un altro visitatore inatteso, Camera 9, intrufolatosi nel grattacielo spinto dalla curiosità. Una volta era un famoso fotografo di guerra, il leggendario Stefan Vladuck, a suo agio nelle situazioni di pericolo, dalla giungla ai campi minati. Alla fine il guasto sarà riparato, Angus Fangus fermato e Paperinik farà buon uso delle caramelle Car Can, le care vecchie Caramelle Cancellin di Archimede.

Un numero avventuroso dall'inizio alla fine, che ci permette un "giro turistico" all'interno della Ducklair Tower, con i disegni maestosi di Lorenzo Pastrovicchio, che mostrano robot inquietanti e centrali elettriche nelle viscere di Paperopoli.

Purtroppo per noi, sarà l'ultima volta che il personaggio di Camera 9/Stefan Vladuck viene sfruttato in un ruolo da protagonista. Comparirà in altre storie, ma senza che la sua personalità da "reduce" sia più approfondita di questo numero, lasciando i lettori con un po' di rimpianto.

PKNA #17 - Stella Cadente
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Paolo Mottura

Attirata in un'imboscata dagli Evroniani, Xadhoom viene colpita da un raggio che ne altera l'equilibrio psicofisico. La xerbiana è costretta a rifugiarsi alla Ducklair Tower, dove Pk e Uno cercheranno di curarla. Nel frattempo un misterioso alieno agisce da giustiziere a Paperopoli. Il fatto non passa inosservato a Delta e Gamma, due agenti della PBI, radiati per eccessivo interesse verso gli X-Files, che si mettono sulle sue tracce. Anche Mary Ann Flagstarr non può fare a meno di indagare sulla misteriosa presenza.

Numero che indaga sui fantasmi del passato di Xadhoom. L'atmosfera notturna e misteriosa della città è resa al massimo dai disegni realistici di Paolo Mottura. In una delle vignette si può vedere un uomo che fa la doccia in una cabina telefonica: è un riferimento a una delle prove per ottenere la mitica Pk Action Hero.

Da notare che Stella Cadente segna l'inizio del cosiddetto filone urbano, in cui l'azione si svolge in prevalenza a Paperopoli, con storie dall'ambientazione più cupa, un modello che verrà ripreso e sviluppato in PK².

PKNA #18 - Antico Futuro
  • Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Cordara, disegni: Marco Forcelloni

Numero insolito per PKNA, in cui viene introdotto l'elemento fantasy. Nel corso di una rapina alla Ducklair Tower, Pk e Lyla vengono catapultati in una dimensione parallela, in un mondo da Signore degli Anelli, alle prese con Elfi, Orchi e altre creature fantastiche. Alla fine di un lungo viaggio, incontreranno una vecchia conoscenza, a cui non manca proprio il tempo per aspettare.

Una storia del genere non sarà più riproposta su PKNA, ma rappresenta un gradevole diversivo. Caotici, ma gradevoli, e a tratti spettacolari, i disegni di Forcelloni. Un paio d'anni dopo, un lettore noterà l'ispirazione dal Signore degli Anelli: quando si dice il tempismo…

PKNA #19 - Zero Assoluto
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Lorenzo Pastrovicchio

Un'astronave xerbiana alla deriva vicino a Saturno. Una coppia di astronauti terrestri attirata nella nave. Un inedito trio, Paperinik, Lyla Lay e Urk, che parte alla volta del pianeta con gli anelli, per salvarli. Dovranno vedersela con un custode per niente amichevole, che cercherà di eliminarli in tutti i modi.

Numero spaziale, misto tra Odissea nello Spazio e Alien, che ha il pregio di mostrarci sprazzi del passato di Urk, personaggio che comparirà in un'altra storia soltanto. Imponenti i disegni di Pastrovicchio.

PKNA #20 - Mekkano
  • Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna, disegni: Andrea Freccero

Il capobranca Gorthan, da sempre affascinato dalla cultura terrestre, precipita sulla Terra e perde il serbatoio emozionale che lo mantiene in vita. L'apparecchio viene inglobato da un prototipo, testato nel deserto di Paperopoli, che diventa una creatura cosciente e minacciosa. Pk e Uno, soccorso il nemico, privo della sua energia vitale, cercano di salvarlo, ma non sarà facile fermare l'avanzata di Mekkano, che ingloba dentro di sé armi sempre più potenti.

Prima sceneggiatura per Bruno Enna e primo capolavoro. Citando il Piccolo Principe, sa costruire un singolare rapporto di ammirazione tra Pk e Gorthan, così lontani per convinzioni morali e stile di vita. Gorthan si meraviglia di Pk, che non esita a salvare il nemico, pur conoscendo la sua pericolosità. Pk riconosce che Gorthan, pur potendo liberarsi, decide di restare suo prigioniero. Entrambi superano le reciproche diffidenze guardando all'altro come a una persona.

Gorthan finirà per affezionarsi ai terrestri e Pk rimarrà con il dubbio che Gorthan sia cambiato, pur se in minima parte. È un peccato che il capobranca non compaia più nelle storie di PKNA, perché in soli due numeri si è rivelato un personaggio molto complesso e affascinante.

Esordio per Andrea Freccero ai disegni, ancora acerbo, ma già talentuoso: le tavole con Mekkano in tutta la sua potenza sono una vera goduria per gli occhi.

PKNA Speciale 98 - Zero Barra Uno
  • Soggetto e sceneggiatura: Simone Stenti, Tito Faraci, Bruno Enna, Francesco Artibani, Gianfranco Cordara e Massimo Marconi, disegni: Claudio Sciarrone, Paolo Mottura, Silvia Ziche, Corrado Mastantuono, Marco Forcelloni e Giorgio Cavazzano

Il Pk Team alla fine fa uscire il tanto atteso e ricercato Zero/1. In realtà il titolo è l'ennesima presa in giro verso i tanti lettori che chiedevano del numero mancante sulla posta. La serie di storie narrate però si collocano proprio tra lo Zero e lo Zero/2. Paperinik è disorientato dal nuovo corso della sua vita, per la comparsa degli Evroniani e di Uno, per i sempre maggiori pericoli che dovrà affrontare. Una serie di riflessioni e avvenimenti lo aiuteranno a rinnovare la passione per la sua missione di supereroe.

È un numero che accompagna il passaggio dal Paperinik classico a quello di PKNA, sena dimenticare che sono la stessa persona. Sono presenti dei toccanti commiati dalla 313-X e da Archimede, compagni di tante avventure.

PKNA #21 - Tyrannic
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Andrea Ferraris

Un sottomarino inafferabile, una base artica, Mary Ann Flagstarr della PBI e Oberon De Spair, agente del caos della Repubblica di Belgravia, quella che oggi potremmo definire uno "stato canaglia". Come se non bastasse, ricompare anche il professor Morgan Fairfax, con i suoi folli progetti per l'umanità.

Tyrannic è una storia alla 007, che sembra anticipare quelle di DoubleDuck, ma senza i doppiogiochi e le forzature tipiche di quest'ultimo. C'è ritmo, azione e umorismo, mentre il reparto grafico non è all'altezza: troppo acerbi e sbozzati i disegni di Andrea Ferrris.

PKNA #22 - Frammenti d'Autunno
  • Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna, disegni: Claudio Sciarrone

Nel nostro tempo, durante un'azione della Tempolizia, Lyla Lay dà segno di squilibrio: inizia a sognare, attività impossibile per un droide. Visioni di un uomo senza volto, che la fa passeggiare al tramonto, tra le rovine di una città sconosciuta, mentre cadono le foglie, le impediscono di funzionare in modo corretto. Viene richiamata nel XXIII secolo e messa sotto processo, rischiando di essere disattivata; Pk è chiamato come testimone della difesa. Inizia così una storia fatta di intrighi di potere, personaggi carismatici, e tanta malinconia. Conosciamo l'ingegnere progettista della Robalab, il magnetico Leonard Vertighel, e lo smemorato quanto formidabile avvocato Eugene Photomas; ritroviamo Odin Eidolon, determinante anche stavolta.

Bruno Enna scrive quella che da molti, me compreso, è ritenuta la più bella storia di PKNA, e una delle più belle dell'universo Disney. Paperinik è il vero protagonista di Frammenti d'Autunno. Arrivato nel futuro come semplice testimone, prende in mano la situazione, divenendo il fulcro dell'azione, pronto a tutto pur di salvare Lyla. Pk agisce sia da eroe, sia da vendicatore mascherato, come nelle sue vecchie storie, usando metodi "poco ortodossi", fino al confronto con il responsabile dei sogni.

La sceneggiatura alterna in modo sapiente le scene reali a quelle dei sogni, e la voce che recita sulle rovine ha la stessa forza di una poesia. I temi della solitudine, dei ricordi, dell'amore vengono affrontati in un potente monologo finale, quando scopriamo le intenzioni di chi ha innestato i sogni in Lyla, provando per lui un moto di compassione.

I disegni di Claudio Sciarrone sono ai massimi livelli: dinamici nelle scene d'azione, moderni e slanciati per la Paperopoli del futuro e i droidi di Vertighel, raggiungono l'apice nella città in rovina, sperduta in un paesaggio autunnale, in stile romantico alla Sturm und Drung.

PKNA #23 - Vuoto di Memoria
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Francesco Guerrini

Capita anche alle intelligenze artificiali come Uno di dare i numeri. Per aiutarlo, e per sventare un attacco informatico su scala mondiale, Pk è costretto a un secondo viaggio in Nuova Zelanda, e ancora una volta dovrà vedersela con Fenimore Cook e i suoi scagnozzi. A dargli una mano sarà Angus Fangus, insieme in un'avventura sulla strada, in cui i nostri eroi faranno la parte dei camionisti.

Finale da film e disegni stupendi di Guerrini, nella sua ultima storia per PKNA. La sala I.I.T., che viene usata all'inizio per un allenamento molto realistico, comparirà un'altra volta soltanto in PKNA #49/50, al termine della serie.

PKNA #24 - Crepuscolo
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Marco Forcelloni

Grazie alla tecnologia di Uno e ai resti dell'altronave, Urk riesce a tornare a casa. Paperinik non può certo lasciarlo partire da solo, così lo accompagna nella sua terra, in un'altra dimensione. Lì, farà conoscenza della sua tribù, che vive libera e in armonia con la natura, nelle pianure del Nord America. Ma i Vichinghi minacciano da lungo tempo la loro pace e hanno rapito la sorella di Urk. Sarà una corsa contro il tempo per salvarla e assestare un colpo decisivo contro gli invasori del Nord Europa.

Crepuscolo è l'ultimo numero in cui compare Urk, un altro personaggio di PKNA davvero poco sfruttato. Insieme a Camera 9, resta una figura carismatica e misteriosa, che avrebbe potuto accompagnare Pk nelle sue avventure urbane.

PKNA #25 - Fuoco Incrociato
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Lorenzo Pastrovicchio

Una nave aliena in fuga dal Pozzo evroniano cade sulla Terra, in un piccolo stato dalla tecnologia avanzata, il Principato di Stahlburg, dove agisce la Scure, organizzazione segreta capeggiata da Victor Darko. Tutto potrebbe risolversi per il meglio, se non fosse che i terrestri, come al solito, iniziano a sparare senza nemmeno fare domande, mentre incombe la minaccia di una nave evroniana sulle tracce dei fuggiaschi. Paperinik, suo malgrado, dovrà sbrogliare la matassa e mostrerà di che pasta è fatto un eroe.

Fuoco Incrociato è una numero interessante, per via degli altri alieni che combattono gli Evroniani, e per le spiegazioni sulla loro evoluzione, in particolare quella degli esseri di silicio. Resta però un albo isolato, perché di altri popoli in lotta contro gli Evroniani non si parlerà più per tutta la serie, con l'unica eccezione degli Xerbiani.

Lorenzo Pastrovicchio al suo apice, tra robot giganti e alieni caratterizzati in modo eccellente, aiutato da Lorenzo Chiavini per le chine. In alcune tavole, davvero maestose, verranno utilizzati perfino i retini tipografici, tipici dei manga.

PKNA #26 - Il Tempo Fugge
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Ettore Gula, Roberta Migheli, Emilio Urbano, Graziano Barbaro, Nicola Tosolini e Stefano Turconi

Il cinema è arte o è solo un prodotto commerciale? A questa domanda tenteranno di rispondere Paperinik e Lyla Lay, in una turbinosa avventura a spasso nel tempo, disegnata a più mani dagli allievi di Alessandro Barbucci. Tra questi il migliore si rivelerà Stefano Turconi, capace, a mio parere, di superare il maestro.

Faraci dà sfogo alla sua passione cinefila, in questa storia atipica, ma senza raggiungere le vette di Motore/Azione. I disegni, a tratti, risultano altalenanti e sproporzionati.

PKNA #27 - I Mastini dell'Universo
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Claudio Sciarrone

Nel deserto di Paperopoli è sepolto un mezzo costruito da Everett Ducklair e tocca a Pk andare a recuperarlo. Finirà risucchiato, con tutto il veicolo, dalla Dama Elentari, l'astronave del colonnello Neopard, mercenario interdimensionale. Aiutato dalla sua fidata intelligenza artificiale, il sergente Q'Wynkennon, il colonnello Neopard offre il suo esercito di robot a chi paga di più. Non mancheranno equivoci, battute salaci, alieni ed Evroniani.

Numero molto divertente, anche se di passaggio. Ultima storia disegnata da Sciarrone per PKNA, che nello stesso periodo era impegnato anche su MMMM, con due numeri da urlo, Lost & Found e Calypso.

All'inizio, parlando di vecchie punte di frecce indiane, Paperino fa riferimento a Zio Paperone e le sette città di Cibola, altra celebre storia di Carl Barks. Il nome del sergente Q'Wynkennon potrebbe venire da quello del sergente Quincannon del film I Cavalieri del Nord Ovest di John Ford, con John Wayne. Sia Neopard che Q'Wynkennon compariranno di nuovo in PK² #16 - Capitano di Ventura.

Cyssa! E anche plutz e grabbaga plutz!

PKNA #28 - Metamorfosi
  • Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna, disegni: Marco Palazzi

In PKNA #17 avevamo lasciato Xadhoom ristabilita, almeno in apparenza, ma le ferite dell'anima non si possono cancellare. Per qualche tempo, Xadhoom riprende il suo aspetto di xerbiana, a seguito dello scompenso subito nella storia precedente, e si adatta a vivere nella Ducklair Tower. Questa sua nuova vita terrestre le piace, riesce perfino a conquistare Angus Fangus, ma il ricordo di Xari, il suo perduto amore, continua a tormentarla. Un'invasione di Evroniani mutanti, più pericolosi del solito, la costringerà a tornare la Xadhoom vendicativa di sempre.

Bruno Enna confeziona un'altra storia poetica, sul tema della mutazione, mostrandone in parallelo gli effetti su Xadhoom, che ritorna com'era nella vita precedente, più gentile e femminile, e sugli Evroniani, che diventano ancora più feroci e bestiali. Belli e potenti i disegni di Marco Palazzi.

PKNA #29 - Virus
  • Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Cordara, disegni: Andrea Freccero

Il generale Wisecube ha bisogno di Pk per una missione nella base Dept. 51: recuperare un cd con un virus in grado di fermare gli Evroniani. Per farlo entrare in segreto, lo fa rapire, ma il prelievo forzato viene notato da Ziggy Flagstarr, che chiama sua sorella Mary Ann per una folle impresa di salvataggio. All'interno della base ci sarà Westcock, promosso generale, a ostacolarlo. Da fuori, gli Evroniani sferreranno un massiccio attacco alla base. Non preoccupatevi, perché Pk porterà in salvo le piume anche stavolta. Nel finale, citazione di Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta.

Gianfranco Cordara ritorna con una sceneggiatura in cui si scontrano alla grande le trame dell'Esercito, della PBI e degli Evroniani, e in cui le motivazioni dei personaggi si comprendono soltanto alla fine. È una storia molto attuale, considerando le rivelazioni di Wikileaks.

Altro punto di forza i disegni di Andrea Freccero, che continua la sua evoluzione, cercando di mediare tra curve e spigolosità, con tavole d'azione davvero efficaci, specie quelle caotiche della battaglia.

PKNA #30 - Fase Due
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Graziano Barbaro

Dopo due anni, come un segno del destino, riappare Due, deciso più che mai a eliminare il suo gemello Uno. Per raggiungere lo scopo, non trova niente di meglio che sfruttare la flotta evroniana, per radere al suolo l'intera Paperopoli con tutti i suoi abitanti, dopo aver bloccato ogni possibilità per Uno di trasferirsi altrove. Paperinik riuscirà nell'impossibile missione di salvare la sua città e il suo amico, dando un grosso smacco agli invasori alieni e a Due, che stavolta, forse, verrà debellato del tutto.

Alessandro Sisti scrive una sceneggiatura piena di tensione e, come altri hanno saputo fare in precedenza, mette in evidenza il legame sempre più saldo tra Paperinik e Uno. Non altrettanto bene i disegni di Graziano Barbaro, a tratti sproporzionati, e privi del pathos necessario per questa storia.

PKNA #31 - Beato Angelico
  • Soggetto e sceneggiatura: Davide Catenacci, disegni: Lorenzo Pastrovicchio

Una storia di intrighi di potere che vede protagonisti Mary Ann Flagstarr e la PBI, alle prese con delle foto che ritraggono in modo inequivocabile Xadhoom. Paperinik e Uno costruiranno un'astuta trappola informatica per stanare chi si cela dietro la macchinazione.

Prima e unica sceneggiatura di Catenacci per PKNA, che la svolge come fosse un film: si notino infatti i bordi neri delle vignette, come se fossero inquadrature. Anche il tema è piuttosto insolito per PKNA e fa di Beato Angelico una delle sue storie più mature della serie. Ai disegni altra grande prova per Pastrovicchio, a partire dal Pk che si erge maestoso tra le rovine di un edificio abbandonato.

PKNA #32 - Underground
  • Soggetto e sceneggiatura: Augusto Macchetto, disegni: Paolo Mottura

Un pericoloso trafficante d'armi evade dal carcere e si rifugia nelle fogne di Paperopoli. Avventura sotterranea per Pk, che farà conoscenza del popolo dei gallerie; ma dove c'è puzza di marcio, c'è sempre Angus Fangus. Paolo Mottura è ottimo nel disegnare gli ambienti metropolitani, e anche le tavole che mostrano il passato del criminale di turno. Attenti ai topi!

Underground è un numero sulla scia del precedente, che aggiunge un tassello al filone urbano, con la città di Paperopoli vera protagonista. È un numero slegato dalla continuità principale, ma la storia è davvero ottima, probabilmente ispirata dal romanzo thriller Reliquary, in cui si parla di persone che vivono nelle gallerie di New York.

PKNA Speciale 99 - La Fine del Mondo
  • Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Cordara e Bruno Enna, disegni: Andrea Freccero e Marco Forcelloni

Questo numero ripercorre alcuni degli eventi antecedenti la caduta di Xerba, tra cui gli accordi tra gli Xerbiani e gli Evroniani, l'invasione del pianeta da parte di questi ultimi, e la fuga disperata di un gruppo di scienziati, con dei preziosi dati che devono essere consegnati a Pk sulla Terra.

La Fine del Mondo è l'unico speciale che s'inserisce nella continuità pikappica, fornendo molte informazioni su Xerba e sulla sua lotta sfortunata contro Evron. Belli i disegni di Freccero e Forcelloni che s'integrano in pieno gli uni con gli altri.

PKNA #33 - Il Giorno che Verrà
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Stefano Turconi

Prima parte della Bilogia del Razziatore. Time Zero è sotto attacco. Il Razziatore, per conto dell'Organizzazione, deve liberare dei criminali, prigionieri nelle celle cronostatiche della base, ma qualcosa va storto. Per errore viene liberato anche Kronin, il suo vecchio maestro, che lo colpisce in modo grave e provoca la deriva di Time Zero. Pk, che si trova lì, arrestato per le violazioni temporali commesse nei numeri precedenti, si alleerà con il Razziatore, nel tentativo di salvare la base e il pirata temporale. È il momento degli eroi? No, perché gli eroi non esistono. Esistono soltanto persone che fanno la differenza.

Artibani scrive uno dei numeri migliori di sempre, pieno di tensione fin dall'inizio, con uno dei finali più epici e commoventi di PKNA.

Prima storia interamente disegnata da Turconi, che mostra il suo talento sia con disegni di Time Zero sia con i personaggi. Belle le tavole dell'azione finale.

PKNA #34 - Niente di Personale
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Nicola Tosolini

Seconda parte della Bilogia del Razziatore. In un futuro alternativo, Paperinik è ricercato come pericoloso terrorista e Angus Fangus è governatore di Paperopoli e mira alla presidenza degli Stati Uniti. Toccherà a Odin Eidolon trovare il bandolo di questa distopia temporale e, con l'aiuto di Trip, il figlio del Razziatore, riportare la storia sui binari giusti. Pk sconfiggerà il temibile Grifone, il responsabile della variazione temporale e in questo modo anche il Razziatore, morto in PKNA #33, tornerà in vita, perché rinuncerà alla missione fatale del numero precedente.

Numero molto maturo e adulto. Si resta sempre colpiti dagli eventi che hanno portato Pk a essere ritenuto un pericolo pubblico, con tutta la disperazione e la solitudine in cui è precipitato. Con la bilogia ci congediamo dal Razziatore, che comparirà un'altra volta soltanto per un ultimo malinconico saluto.

I disegni di Nicola Tosolini, anche se un po' confusionari, rendono bene il dramma della situazione.

PKNA #35 - Clandestino a Bordo
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Manuela Razzi

Prima parte della Trilogia di Xadhoom. Al termine di una missione contro dei contrabbandieri di armi, Paperinik s'imbarca su un incrociatore evroniano, dove scopre un piano per distruggere Xadhoom. Per salvare la sua alleata, decide di restare sulla nave, per recarsi nel cuore dell'impero. Lasciata la Terra, perde il contatto con Uno, e rimane solo contro i suoi nemici più crudeli.

Nello spazio, Xadhoom viene attirata in un'imboscata dagli Evroniani: il loro scopo è risucchiarla all'interno di un macchinario, per sfruttarne l'energia. Ma la xerbiana è troppo potente e distrugge l'astronave, la stessa su cui si trova Pk, che si salva rifugiandosi su una navetta.

Prosegue, con questo numero, la chiusura delle trame principali di PKNA. Dopo il Razziatore è il turno di Xadhoom, a cui è dedicata questa mini saga in tre parti. Sulla copertina campeggia la dicitura Xadhoom! The Trilogy Episode I, che si ripeterà nei due numeri seguenti. Era il periodo in cui George Lucas produceva e girava i tre antefatti della Saga di Guerre Stellari, tre brutti film, di cui potevamo benissimo fare a meno.

I disegni di Manuela Razzi sono perfetti per un numero d'azione come questo, dove non mancano momenti comici: dinamici, dettagliati e tecnologici.

PKNA #36 - Lontano Lontano
  • Soggetto e sceneggiatura: Augusto Macchetto, disegni: Lorenzo Pastrovicchio

Seconda parte della Trilogia di Xadhoom. Pk è sperduto nella galassia, alla deriva su una navicella evroniana, che lo tratta con amore; l'imperatore Evron decide la strategia finale da usare contro Xadhoom; Xari, lo scienziato amato da Xadhoom cerca un modo per salvare il suo popolo, collaborando con gli Evroniani; alcuni superstiti del popolo xerbiano cercano di sopravvivere in un mondo senza sole, vincendo la nostalgia della loro patria perduta.

Dal punto di vista narrativo, è il numero migliore. Macchetto riesce a gestire quattro storie parallele, dedicando a ogni personaggio lo spazio necessario. I disegni di Pastrovicchio sono maestosi: il suo imperatore, imponente, è il migliore tra quelli apparsi nell'intera serie.

PKNA #37 - Sotto un Nuovo Sole
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Corrado Mastantuono

Terza e ultima parte della Trilogia di Xadhoom. L'impero evroniano viene sconfitto grazie all'aiuto di Pk e di Xadhoom; i coolflame liberati; il popolo xerbiano riesce finalmente a trovare un pianeta da abitare, ma privo di un sole che fornisca l'energia sufficiente per vivere. Ci penserà l'indomita scienziata a fornire ai suoi simili una stella, che renda il pianeta fecondo, un astro che dovranno chiamare Xadhoom, perché non sanno quanto le devono. La trilogia segna la fine del personaggio di Xadhoom, così come la conosciamo, nella sua forma fisica.

Dopo molte riletture, mi sembra che questo sia il numero meno bello a livello narrativo. La parte di azione presenta elementi comici fuori luogo, rispetto al dramma che si vive. La biondina Xalia, del numero precedente, diventa Xarin in questo numero. Gli Evroniani, nello Speciale 98, sembrano sapere che Xadhoom è xerbiana, mentre non ne sono del tutto sicuri in questo numero. Il finale è troppo veloce: non fa capire la portata del gesto di Xadhoom, che non solo rinuncia al suo grande amore, ricercato per tutta la serie, ma non viene compresa neppure dal suo stesso popolo, incapace di realizzare l'importanza della sua evoluzione. Qualche pagina in più, e una rilettura degli episodi precedenti, non avrebbero guastato.

I disegni sono belli, ma inadatti al numero. Mastantuono è un maestro, ma il suo tratto, specie per gli Evroniani, è troppo comico. Per questo numero avrei visto bene una collaborazione dei due disegnatori precedenti, Razzi e Pastrovicchio, per unire dinamismo e maestosità.

Il misterioso "saggio tra noi", che appare nelle pagine finali, è Gorthan.

PKNA #38 - Nella Nebbia
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Emilio Urbano

Numero mistico, che vede Pk e Uno alle prese con un santone orientale, Ahrimadz, che vuole consegnare la Terra ad entità sconosciute. Pk, con le tecniche imparate a Dhasam-Bul nello Speciale 97 - Missing, riuscirà a tenere testa al nemico, ma soltanto l'intervento di Everett, aiutato dai suoi maestri, salverà la Terra da un pericolo mortale.

Nella Nebbia è un numero ingiustamente considerato minore. È invece una storia di grande attualità, incentrata sul conflitto tra culture diverse, in cui quella in difficoltà reagisce in modo aggressivo alle contaminazioni di quella predominante. Un anno e mezzo dopo, Osama Bin Laden e i suoi aerei colpivano le Torri Gemelle a New York.

Per le creature dell'altra dimensione, possiamo trovare un'ispirazione in H.P. Lovecraft e nei suoi "Altri Dei" degli spazi cosmici.

I gargoyle della Ducklair Tower, che compaiono all'inizio, avranno un ruolo centrale nella storia di PKNE Il Raggio Nero.

PKNA #39 - Cronaufragio
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Marco Gervasio

Un naufrago temporale atterra a Paperopoli. Ad occuparsi del caso, viene inviato il maggiore Rei Panta, un agente speciale talmente pieno e sicuro di sé, da combinare un disastro dopo l'altro. A complicare la situazione saranno anche gli agenti Delta e Gamma, e la loro bizzarra famiglia.

È difficile giudicare un numero come Cronaufragio, che indugia sul lato comico delle storie di Pk, ai limiti del demenziale, senza disdegnare l'azione. Avesse scelto una delle due strade sarebbe stato un numero tra i migliori. La storia non è originale, ma si può considerare una presa in giro abbastanza riuscita dei film di spionaggio e fantascienza, a partire da Men in Black. Nella media i disegni di Marco Gervasio.

PKNA #40 - Un Solo Respiro
  • Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna, disegni: Paolo Mottura

Jana, una misteriosa ragazza dagli occhi lucenti, è inseguita da alcuni uomini in nero. La salverà Ziggy Flagstarr, che la ospita in casa, finendo per innamorarsene, ricambiato. Jana è dotata di enormi poteri psichici, e sta fuggendo da un'organizzazione governativa, la Factory, i cui membri hanno ambizioni di dominio mondiale. Paperinik dovrà imparare a usare la testa per sconfiggerli, in uno spettacolare scontro finale, salvando Paperopoli dalla distruzione.

Un altro numero autoconclusivo, dalle grandi potenzialità non sfruttate. Le idee proposte non verranno riprese in seguito, a partire dal personaggio di Jana, che sembrava potesse essere un valido sostituto di Xadhoom. Belli i disegni di Mottura, specie nella conclusione adrenalica.

PKNA #41 - Agdy Days
  • Soggetto e sceneggiatura: Augusto Macchetto, disegni: Emilio Urbano

Un metorite precipita in Siberia, generando nell'esplosione un metallo sconosciuto, dalle portentose caratteristiche, ambito da una multinazionale. Paperinik dovrà trovarlo prima che sia troppo tardi, e sarà aiutato dai saggi, e laureati, abitanti del posto. L'informazione arriva anche alle orecchie di Angus Fangus, che si fa accompagnare dal fido Camera 9, in cerca di notizie scottanti.

Un'altra storia atipica, in cui Macchetto, tra le scene d'azione, riesce a inserire una lezione di borsa, con i consigli di un esperto broker a un novellino; c'è perfino un riferimento storico agli Evroniani. Il soggetto della storia prende ispirazione dalla fantomatica esplosione di Tunguska, avvenuta in Siberia nel 1908, sulle cui cause gli scienziati ancora dibattono.

PKNA #42 - La Sindrome di Ulisse
  • Soggetto: Katja Centomo, sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Manuela Razzi

Paperino si ritrova naufrago in un piccolo villaggio di pescatori in Nuova Zelanda, ma non ricorda chi è e neppure perché è finito così lontano da casa. I pescatori sono in rivolta contro una nave di ricerca sottomarina, colpevole, secondo loro, di aver risvegliato dalle profondità marine il leggendario Davy Jones. Piano piano i ricordi riafforano. Paperino ricorderà di essere Paperinik e incontrerà, in modo ravvicinato il mostruoso Davy Jones, che non è altro che una vittima dei malsani esperimenti della Repubblica di Belgravia. Così come Paperino ha ritroverà i suoi ricordi, anche Davy Jones troverà, con l'aiuto delle balene, la pace interiore e l'armonia con la Natura.

Katja Centomo e Francesco Artibani scrivono questa avventura ecologista, riuscendo a caratterizzare in modo perfetto l'atmosfera marinaresca del villaggio e dei suoi abitanti, tra tutti il saggio capitano Mackerel; chiudono un'altra sottotrama, collegando questa storia a quella del favo di invasione esploso in PKNA #7. Molto belli i disegni di Manuela Razzi, specie le scene sottomarine, in apertura e chiusura del numero.

Il soggetto è ispirato al film Blu Profondo (Deep Blue Sea), buon film d'azione del 1999.

PKNA #43 - Tempo al Tempo
  • Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna, disegni: Graziano Barbaro

La Tempolizia e l'Organizzazione si fronteggiano per l'ultima volta: una contrazione nella piega del tempo sta per bloccare tutti i viaggi temporali, e non c'è nessuno in grado di ostacolarla. Ci sono tutti: Odin Eidolon, Lyla Lay, i tre capi dell'Organizzazione, Vostok, Newton e il Razziatore. Nella prima parte della storia, un piano ben congegnato non va per il verso giusto. Nella seconda parte, viaggio in stile Easy Rider per Paperinik, Lyla e Vostok, in quello che all'apparenza sembra un ambiente incontaminato. Alla fine l'Organizzazione sarà sgominata, ma il nostro eroe dovrà dire addio ai suoi amici del futuro, anche a Lyla che resterà nel XXIII secolo.

Avventura di commiato, che chiude il filone temporale con un po' di tristezza e nostalgia, ma non tutte le storie possono avere un lieto fine. Poetico come sempre Bruno Enna, ma i disegni di Graziano Barbaro non rendono giustizia alla profondità della storia.

PKNA #44 - Sul Lato Oscuro
  • Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Cordara, disegni: Roberta Micheli

Alcuni superstiti Evroniani si sono rifugiati sulla parte in ombra della Luna: hanno bisogno di energia per viaggiare nell'universo. Pk, il generale Westcock, la negoziatrice Angela Bats e il tenente McCoy dovranno risolvere la situazione e scoprire la talpa che può mandare a monte l'intera missione. Non sarà facile, perché hanno poco tempo, prima che dalla Terra lancino delle testate nucleari per distruggere la base lunare. Finale con un grandissimo colpo di scena, che ci riporta al classico PKNA #5.

Gianfranco Cordara scrive un numero pieno di capovolgimenti e doppigiochi, degno finale dell'epopea evroniana. I disegni di Roberta Migheli avrebbero potuto essere migliori, sicuramente più dinamici, secondo l'atmosfera della storia.

PKNA Speciale 00 - Super
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, Bruno Enna, Francesco Artibani, Alessandro Sisti, Gianfranco Cordara e Augusto Macchetto, disegni: Emilio Urbano, Roberta Migheli, Ettore Gula, Graziano Barbaro, Nicola Tosolini e Manuela Razzi.

Super è l'ultimo speciale di PKNA ed è una storia a episodi, che narra in modo umoristico alcuni aspetti della vita quotidiana di un supereroe, dal nome all'identità segreta, fino alla lotta contro i cattivi.

È un numero che si rilegge sempre con il sorriso sulle labbra, leggero e divertente.

PKNA #45 - Operazione Efesto
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Sergio Cabella

Grigorji Grimka, il figlio del presidente della Repubblica di Belgravia, è in pericolo e assomiglia al nostro eroe preferito. Toccherà a Pk togliere le castagne dal fuoco, per conto della PBI. Incontriamo per un'ultima volta Oberon De Spair, la mente del complotto, e il professor Morgan Fairfax, suo alleato, sopravvissuti all'affondamento del Tyrannic. Paperinik riuscirà a sventare il piano criminale e la Repubblica di Belgravia inizierà la via delle riforme democratiche. Pk taglierà il suo tesserino, mettendo fine alla collaborazione con la PBI.

Salutiamo anche l'agente Mary Ann Flagstarr, uno dei personaggi femminili Disney più carismatici e meglio caratterizzati. Particolari ed efficaci i disegni di Sergio Cabella.

PKNA #46 - Nell'Ombra
  • Soggetto e sceneggiatura: Augusto Macchetto, disegni: Lorenzo Pastrovicchio

C'era una volta una bambina nei cui occhi brillavano le stelle.

Lo scienziato Zoster, uno dei superstiti Evroniani, medita vendetta contro colei che ha sconfitto il suo popolo. Per riuscire nei suoi intenti, cerca di ottenere il potere delle stelle, lo stesso di Xadhoom, ma imparerà a sue spese che "il potere è il suo stesso contrario, e contiene in sé il germe della sconfitta".

Macchetto scrive uno dei numeri più poetici e tristi di PKNA, in cui diciamo addio a Xadhoom, la cui coscienza può finalmente riposare in pace. Pastrovicchio in gran forma, maestoso più del solito, specie nelle ultime tavole, che mi hanno ricordato molto il finale di Aladdin, uno dei capolavori Disney degli anni novanta.

PKNA #47 - Prima dell'Alba
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Marco Gervasio

Paperinik, Angus Fangus e Camera 9 al porto di Paperopoli, contro un cacciatore alieno. Una storia di passaggio, a tratti comica, per smorzare la tensione prima della fine, con un nemico ispirato al film Predator del 1986.

PKNA #48 - Le Parti e il Tutto
  • Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Sisti, disegni: Andrea Freccero

Anno 2188. Paperinik non c'è più e Uno, che abita ancora nell'ormai solitaria Ducklair Tower, non può far altro che guardare i vecchi filmati delle sue imprese. Paperopoli non ha più bisogno di supereroi, l'ordine è garantito dai robot prodotti dalla Robolab. Gli automi sono perfetti, ma non abbastanza da permettere alla personalità artificiale di Uno di poter avere un corpo, per camminare nella città che ha percepito solo con i suoi sensori. In suo aiuto verrà Everett Ducklair, ancora in vita e divenuto priore del monastero di Dhasam-Bul.

Nel presente, il redivivo Due s'impadronisce di un droide della Tempolizia, mandato a sorvegliare Pk, deciso a sferrare l'attacco finale a Uno. Con quel corpo riesce a spostarsi nel passato e nel futuro, mettendo a dura prova Pk e Lyla Lay, accorsa in suo aiuto.

Dopo molti salti temporali, in un confronto serrato col suo gemello, Due capirà che senza il suo altro non c'è futuro per nessuno dei due. Uno comprenderà il motivo che gli impediva di entrare nel corpo robotico da lui progettato, divenendo così una persona vera, fatta di bene e di una piccolissima parte di male. Una persona che noi lettori abbiamo ben conosciuto nelle avventure di Pk nel XXIII secolo.

Le Parti e il Tutto chiude con poesia e introspezione la vicenda "umana" di Uno, e ci fa riflettere su cos'è un essere umano e su quello che lo contraddistingue da ogni altra creatura vivente. Complimenti a Sisti, e anche a Freccero sempre più verso la maturità artistica.

A chi si domanda del perché dei viaggi temporali e della presenza di Lyla Lay, resi impossibili dalla contrazione temporale di PKNA #43, il motivo è dovuto a un'inversione nell'ordine di pubblicazione delle storie.

PKNA #49/50 - Se…
  • Soggetto e sceneggiatura: Stefano Ambrosio, disegni: Lorenzo Pastrovicchio, Stefano Turconi e Graziano Barbaro

Storia divisa in tre parti, con tre disegnatori diversi. Everett Ducklair, che sarà tra i protagonisti di PK², ruba il Libro del Destino dal monastero di Dhasam-Bul, per modificare la Storia. Come sarebbe andata se gli Evroniani fossero riusciti a estrarre le emozioni di Angus Fangus? Cosa sarebbe successo se la personalità di Paperinik fosse rimasta intrappolata nella Rete? Come sarebbe andata la Storia se l'esperimento del sole freddo si fosse realizzato e Paperopoli fosse stata spazzata via? Non è detto che il cambiamento sia per il meglio, anche se qualcosa resterà: Lyla sarà presente anche nella nuova serie.

Tre storie ad alto tasso emotivo: la mia preferita è la seconda, con un Pk pronto a decisioni drastiche, per sé e per Uno; fantasiosi e dinamici i disegni di Turconi. Stefano Ambrosio davvero in gamba alla sceneggiatura.

Finisce così PKNA - Paperinik New Adventures. Dal prossimo numero è già PK².