Mickey Mouse Mystery Magazine

mickey mouse mystery magazine

Mickey Mouse Mystery Magazine è un fumetto della Disney, pubblicata tra il maggio 1999 e il marzo 2001.

Topolino è catapultato dalla tranquilla e rassicurante Topolinia alla caotica e inquietante Anderville. È solo, senza il suo amico Pippo, senza quell'odiosa rompiscatole di Minni, senza quel bonaccione del commissario Basettoni.

Il suo amico di gioventù e compagno di università, lo scapestrato Sonny Mitchell, è sparito, lasciandogli un'agenzia investigativa di cui si scopre socio.

Anderville è una città per gente tosta, Topolino si ricorderà di esserlo e ce la farà. Si metterà sulle tracce di Sonny Mitchell e diventerà, suo malgrado, testimone al processo Lasswell, il processo del secolo, a carico di un ricco e discusso politico e imprenditore.

Sulla sua strada troverà nuovi amici di cui potersi fidare. Little Caesar, gestore di un bar/tavola calda, con cibo stagionato d'annata, e i suoi avventori: Ray e Dash, che non perdono l'occasione di sfotterlo per la "freschezza" dei suoi panini; Eddie Megget, allibratore; Stan Passatelli, edicolante e vero archivio vivente di tutto quello che accade in città; Burke, tassista spericolato e stralunato, pronto a portare Topolino ovunque.

Little Caesar non è uno sbirro e non è un malvivente, ma è rispettato sia dal crimine che dalla legge. È un tipo bonario e misterioso, quasi paterno nel dispensare consigli, ma non si tira indietro quando c'è da menare le mani, insieme a Ray e Dash, per aiutare Topolino.

Altra preziosa alleata è il detective Patty Ballesteros, un tipetto allergico al protocollo, insofferente ai metodi del suo capo Jan Clayton. Quando deciderà di lasciare il distintivo, Topolino le offrirà di diventare sua socia nell'agenzia investigativa lasciatagli da Sonny Mitchell.

L'ispettore Jan Clayton è il poliziotto duro, quello che negli interrogatori fa la parte del cattivo. Inflessibile, prima con se stesso e poi con i suoi sottoposti, non tollera il dilettantismo di Topolino, ma gli darà una mano quando serve. È sposato con Maryam, una donna di colore, e ha due figli.

In ogni storia di crimine non possono mancare i giornalisti. Un vero segugio è Muck Rackers, uno che non si fa mai gli affari suoi, e per questo si ritrova spesso nei guai. Lavora per l'Anderville Star Tribune, così come Chester Soup, un novellino che frequenta il Little Caesar, e che riuscirà nello scoop della sua vita.

E dopo i "buoni", ecco i "cattivi". La fauna malavitosa di Anderville abbonda di ogni tipo di balordi: borseggiatori, rapinatori, killer professionisti, attentatori dinamitardi. Un personaggio caratteristico è il Professore, un vecchio malvivente che impartisce lezioni di tecnica criminale. Anche Topolino si troverà, suo malgrado, protagonista di una di quelle lezioni: come punire chi sgarra, con un blocco di cemento ai piedi.

Ma al vertice di tutto, c'è una triade di insospettabili dalla faccia perbene, proprio come tanti imprenditori, banchieri e politici odierni. I tre sono Harry J. Lasswell, industriale e uomo politico, sotto processo per i suoi finanziamenti illeciti; Leopold Millighan, industriale elettronico, a capo della Millitronics; Gloria Gump, direttrice del famigerato carcere di Older, che consente a certi suoi detenuti libere uscite, in cambio di lavori sporchi. Costoro si spartiscono il potere economico, politico e criminale di Anderville.

Nei primi otto numeri, Topolino è coinvolto a vario titolo nel processo Lasswell. Affronterà nemici, che lo vogliono uccidere, molto più spietati di Gambadilegno e Macchia Nera, e troverà alleati inaspettati. Non sempre c'è il lieto fine: i pesci piccoli vengono catturati, ma chi muove i fili resta nascosto, protetto soprattutto dall'essere insospettabile. I quattro numeri successivi sono delle storie autoconclusive, che ci faranno conoscere meglio Anderville, l'immensa città in cui la storia è ambientata.

Anderville è uno dei punti di forza del fumetto. È caratterizzata da grattacieli, autostrade, sopraelevate, ponti, metropolitane, quartieri vecchi, moderni ed etnici. Il suo simbolo è una statua gigantesca, la Victoria Atlantica, un tempo attracco dei dirigibili transoceanici, divenuta attrazione turistica, come la Statua della Libertà di New York. Davanti alla sua baia, c'è l'isola di Older, sede del carcere, proprio come il famigerato Alcatraz di San Francisco. I colori che la dipingono sono quelli caldi del rosso, del giallo e dell'arancione, che danno l'idea di una città viva e caotica, con un uso più raro dei colori freddi per particolari stati d'animo o situazioni, proprio come in PKNA.

È in questo mondo che Topolino vive le sue storie, scritte da Tito Faraci e Francesco Artibani, per la maggior parte, ma anche da Ezio Sisto, Augusto Macchetto e Riccardo Secchi, e disegnate da Giorgio Cavazzano, Alessandro Perina, Giuseppe Zironi, Claudio Sciarrone, Corrado Mastantuono, Stefano Turconi, Paolo Mottura, Marco Palazzi e Silvio Camboni, tutti in ordine di apparizione.

Storie che ci tengono compagnia per dodici numeri, fino al giorno in cui Topolino non decide di tornare a casa, lasciando i lettori con un po' di magone e di misteri insoluti. Avremmo tanto voluto sapere di più su Little Caesar e i suoi compari; sul connubio criminale Lasswell, Millighan, Gump; sull'organizzazione che sta tentando di infiltrarsi ad Anderville. Interrogativi che resteranno insoluti, e che continuano ad alimentare la fama di questa serie, anche molti anni dopo la sua chiusura.

Una chiusura che per noi lettori giunse inaspettata. Possiamo solo immaginarne i motivi. Il basso numero di copie vendute, ma anche l'aver reso Topolino troppo maturo e adulto, troppo distante dagli standard imposti dalla Disney. La prima metà dei numeri termina volutamente con Topolino che guarda il finale della storia seduto al cinema o attraverso gli schermi televisivi. Gli autori hanno confermato che si trattava di un vezzo artistico, ma ho sempre avuto l'impressione che fosse un trucco per slegarlo dalla continuità di queste storie. Come se fossero accadute in un altro tempo e in un altro luogo.

Eppure i meriti di MMMM sono innegabili: la serie fa parte della triade che ha rinnovato il fumetto Disney tra fine e inizio millennio, dopo PKNA e prima di W.I.T.C.H.. PKNA aveva preso Paperinik, personaggio molto amato dal pubblico, specie dai lettori più grandi, restituendolo ad avventura e azione, con tanta maturità, sottraendolo alle trame macchiettistiche delle storie dei decenni precedenti.

MMMM può considerarsi l'equivalente di PKNA per Topolino: l'investigatore antipatico e perfettino è sradicato dal suo piccolo mondo ovattato e sbattuto in una città lontana, dove niente è rassicurante, dove il commissario non è suo amico, dove i killer uccidono sul serio, dove non si esce da certe situazioni con il classico chiodo sporgente che taglia la corda, "come nei fumetti". Questo Topolino guarda a quello degli anni trenta, alle storie disegnate da Floyd Gottfredson in America, prima che, al di là e al di qua dell'oceano, lo costringessero nella parte del cittadino modello, saccente e noioso, che lo ha inchiodato per troppi anni. Altro merito è quello di avergli costruito attorno un ambiente diverso, meno rassicurante, ma più vero, affiancandogli personaggi meno familiari e scontati, tra tutti Jan Clayton, Patty Ballesteros e Little Caesar.

Mickey Mouse Mystery Magazine non ha avuto eredi. Subito dopo la sua chiusura è nato, in un formato simile, X-Mickey, dedicato al mondo del soprannaturale. Il nuovo fumetto è stato un tentativo di riciclare alcune idee presenti in MM, ma senza troppo successo. Topolino, da protagonista, è diventato comprimario di Pipwolf, un uomo lupo non troppo spaventoso, che è diventato il vero centro della storia. A parte qualche bel numero, come X-Mickey #998 - Tredicesimo Piano (Artibani/Camboni), la serie si è rivelata piuttosto infantile, rispetto alla suspense e al mistero che prometteva.

Ma nei fumetti non esiste la parola fine. Pikappa è tornato nel 2014, e lo ha fatto alla grande, con Potere e Potenza, pubblicata sulle pagine del Topolino. MMMM è ancora vivo nel ricordo dei lettori e la Panini ha pubblicato nel 2015 e nel 2016 due volumi omnibus con tutte le storie e alcuni extra. Forse un giorno, rivedremo davvero Topolino seduto al Little Caesar, di nuovo ad Anderville con i suoi amici: il mondo è piccolo.

Ora lo sento, il canto della città.

Mickey Mouse Mystery Magazine - I Numeri

MM #0 - Anderville
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Giorgio Cavazzano

Topolino scopre di possedere un'agenzia investigativa ad Anderville. Il suo socio è un vecchio compagno di università, Sonny Mitchell, ed è scomparso. Sperduto nella pericolosa metropoli, Topolino si ritroverà stretto tra l'ispettore Jan Clayton e un killer spietato, e diventerà un testimone al processo Lasswell.

MM #1 - The Link
  • Soggetto: Tito Faraci e Ezio Sisto, sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Alessandro Perina

Topolino è alla ricerca di Tomoka Marshall, ex-detenuto legato al magnate dell'elettronica Leopold Millighan.

MM #2 - Estrelita
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Giuseppe Zironi

Gita messicana per Topolino, sulle tracce di Sonny Mitchell, con sicari ed FBI alle calcagna.

MM #3 - Lost & Found
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Claudio Sciarrone

La figlia di un banchiere vuole ritrovare il suo fidanzato. Non è la sola a volerlo rintracciare. Chi ha detto che i bravi ragazzi non sanno usare le mani, quando serve?

MM #4 - Mousetrap
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Giuseppe Zironi

Topolino è coinvolto in una rapina in banca: tutto ruota attorno a tre dischetti con materiale molto scottante.

MM #5 - Firestorm
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Alessandro Perina

Tutti i modi sono buoni per far fuori Topolino, comprese le bombe. Meglio rifugiarsi in una tranquilla isola di pescatori, o no?

MM #6 - Calypso
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Claudio Sciarrone

Processo Lasswell: uno dei giurati è sotto ricatto. Topolino decide di fare una visita al carcere di Older per aiutarlo, un viaggio che potrebbe essere senza ritorno.

MM #7 - Black Mask
  • Soggetto: Tito Faraci e Ezio Sisto, sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Corrado Mastantuono

Viaggio inaugurale del treno iper-tecnologico Black Mask. Uno dei passeggeri è Topolino, che finalmente può ritornare a casa. Ma non tutto fila liscio come l'olio e qualcuno vuole fargli la pelle. In questo numero c'è uno dei rarissimi casi di omicidio mostrati in una storia Disney.

MM #8 - Victoria
  • Soggetto e sceneggiatura: Augusto Macchetto, disegni: Stefano Turconi

La parte più vecchia e malfamata di Anderville nasconde molti segreti, tra cui la storia del suo monumento simbolo, la Victoria Atlantica. Che ne è stato del suo costruttore, scomparso in modo misterioso?

MM #9 - Run Run Run
  • Soggetto e sceneggiatura: Riccardo Secchi, disegni: Paolo Mottura

Un attentatore minaccia di far scoppiare alcune bombe lungo il percorso della Maratona di Anderville. Topolino, accompagnato da Patty Ballesteros, si arma di scarpe da corsa per sventare il pericolo.

MM #10 - The Dark Side
  • Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci, disegni: Marco Palazzi

I criminali di Anderville hanno un nuovo nemico, la temibile Dark Side. Ma chi c'è dietro questa organizzazione, che agisce con metodi militari? Topolino, Jan Clayton e Muck Rackers decidono di scoprire la verità.

MM #11 - Small World
  • Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani, disegni: Silvio Camboni

Un piromane torna a colpire in un quartiere di Anderville. Una squadra di pompieri è sotto tiro. Topolino deve prendere una decisione sul suo futuro nella grande metropoli.